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L. RON
HUBBARD L’INFLUENZA DELLE SUE OPERE NEL MONDO
Questa crescente accettazione delle vite precedenti ebbe una lieve, ma visibile, influenza sulla cultura in generale. A metà degli anni 50, uscì il libro intitolato The Search for Bridey Murphy (Alla ricerca di Bridey Murphy). Successivamente, parlando di questo libro,
L. Ron Hubbard spiegò “Quando uscì Bridey Murphy, ricevetti la visita di alcuni ricercatori di Londra che mi chiesero di dimostrare l’esistenza delle vite precedenti usando Dianetics. Naturalmente rifiutai, perché comunque l’avevo già fatto”.
A metà degli anni 60, uscirono altri libri molto popolari sull’argomento. I giornali e le riviste degli Stati Uniti, dell’Inghilterra e persino della lontana Nuova Zelanda pubblicarono articoli su persone che avevano ricordato vite precedenti. Grazie alla quantità di materiale a disposizione e alla popolarità di opere come Out On a Limb (A spalle scoperte) e Lives Unlimited (Vite senza confini), il soggetto delle vite precedenti diventò una vera e propria mania che si esprimeva con feste basate sul tema “come eravamo” e altre attività.
Alla fine, persino i circoli scientifici formati dagli “scettici a oltranza” cominciarono a riconoscere la validità delle vite precedenti. Uno psicologo clinico parlò di pazienti che tramite l’ipnosi regredivano attraverso incarnazioni precedenti per alleviare le sofferenze della vita attuale. Un altro dichiarò che da dieci anni usava nelle sue terapie varie tecniche relative alle vite precedenti.
All’inizio degli anni 80, il tema delle vite precedenti era entrato a far parte della coscienza nazionale. Alcuni sondaggi dimostrano che il 27% degli americani (una percentuale straordinaria se si considera che solo 40 anni prima si trattava di un concetto completamente alieno) accetta il fatto che non si vive una volta sola, ma si continua a vivere sempre.
Libri e articoli hanno raccontato la storia di questo consenso popolare con titoli del tipo “Ricordando l’inverno del 1200”, “Bambini che hanno già vissuto” e opere famose come “La vita dopo la morte”. Naturalmente, occorre sottolineare che, a quel punto della nostra storia recente, erano ormai molte migliaia gli auditor di Scientology che da circa trent’anni aiutavano altre persone a liberarsi dalle conseguenze di traumi subiti in vite precedenti.
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