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LA MIA FILOSOFIA DI
L. RON
 HUBBARD
Mi abituai a sentirmi dire che ogni cosa era impossibile, e che non cera strada né speranza. Ciononostante ritornai avedere e a camminare, costruendomi una vita interamente nuova; unesistenza felice e indaffarata e, mi auguro, utile. I miei unici momenti di tristezza sono quelli in cui sento individui intolleranti e di vedute ristrette dire agli altri che tutto sta andando a rotoli e che non esiste alcuna via duscita, nessuna speranza, nientaltro che tristezza, cose sempre uguali e desolazione, e che qualsiasi sforzo di aiutare gli altri è illusorio. So che non è vero. 
Perciò la mia filosofia dice che si dovrebbero rendere gli altri partecipi di quel che si sa, che si dovrebbe aiutare il prossimo ad aiutare se stesso e che bisogna perseverare nonostante la burrasca poiché il sereno è sempre là, davanti a noi. Bisognerebbe ignorare il grido di disapprovazione dellintellettuale egoista che urla: Non svelate  
il mistero. Tenetelo per noi soli. La gente non può capire. 
Ma non ho mai visto che la saggezza tenuta per se stessi possa recare alcun giovamento e poiché mi piace vedere gli altri felici e trovo che la maggioranza  
delle persone può benissimo capire e capisce, continuerò a scrivere e a lavorare  
e a insegnare fintanto che esisterò. 
Del resto non conosco uomo alcuno che vanti il monopolio della saggezza in questo universo. Essa appartiene a chi la sa usare per aiutare sé e gli altri. 
 
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