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IN PRIMA LINEA PER LE RIFORME SOCIALI
Bambini drogati ed etichettati
Gli psicofarmaci sono entrati anche nel sistema scolastico. Il Ritalin, una potente droga simile allamfetamina che gli psichiatri prescrivono ai cosiddetti bambini iperattivi di ogni età, ha trasformato ragazzi essenzialmente normali e sani in tossicomani depressi, apatici, talvolta violenti o suicidi. È significativo che il Ritalin sia ricercato dagli eroinomani sul mercato nero. Negli anni 80, una campagna dinformazione del CCDU mise in guardia i genitori contro i pericoli del Ritalin e della etichettatura dei loro figli; gli psichiatri, infatti, applicavano ad alcuni fanciulli una sorta di etichetta di malattia mentale che creava loro problemi di integrazione con gli altri bambini.
In realtà la prescrizione del Ritalin o di uno qualunque degli altri psicofarmaci è sintomatica di un problema più ampio: la falsa diagnosi di disturbi mentali nei bambini.
La deplorevole verità è che ogni aspetto normale del comportamento infantile rientra nellampia gamma dei sintomi che costituiscono la cosiddetta malattia mentale. Leggendo la bibbia delle malattie mentali, il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), si potrebbe credere che siamo tutti malati di mente. Con i suoi criteri fasulli, la psichiatria è riuscita a includere praticamente ogni tipo di comportamento. Si consideri che nel 1880 esistevano sette categorie di disturbi mentali; nel 1952, primo anno di pubblicazione del DSM, il numero salì a 112; nel 1980 esistevano 224 disordini mentali; e alla fine del 1994 il numero era salito a 374.
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