Che cos’è Scientology?
Basato sulle opere di L. Ron Hubbard

L’EREDITÀ RELIGIOSA DI SCIENTOLOGY

Circa nello stesso periodo in cui gli Egizi cominciavano a erigere le loro “dimore di eternità” e più ad oriente, in India, i primi filosofi indù si stavano anch’essi cimentando con i quesiti fondamentali della vita. Le loro rivelazioni furono registrate per la prima volta, circa diecimila anni fa, nei Veda, sotto forma di poesie e inni.

La dottrina della metempsicosi (l’antico concetto della reincarnazione), secondo la quale la vita è un flusso continuo che scorre incessante senza inizio e senza fine, parve inizialmente spiegare molti dei flagelli che affliggevano l’India. Il ragionamento era che, con la prospettiva di avere molte vite a disposizione, un uomo aveva altrettante possibilità di raggiungere la conoscenza di se stesso.

Ma tale convinzione era di scarso sollievo per le moltitudini di poveri e poiché la miseria continuava a dilagare, alcuni capi religiosi, preoccupati, cominciarono a porre in discussione la dottrina tradizionale.

Siddhartha Gautama, figlio di un ricco ragià indù, trascorse anni interi alla ricerca delle verità fondamentali e dichiarò che l’uomo poteva vivere una “via di mezzo” tra gli estremi di un’indulgenza sensuale e del drastico ascetismo. L’uomo, egli dichiarò, è un essere spirituale in grado di raggiungere uno stato completamente nuovo di consapevolezza che egli denominò bodhi. Per questa ragione oggi lo si ricorda in qualità di Buddha e lo si venera per aver civilizzato la maggior parte dell’Asia. Sfortunatamente egli non lasciò nessuna reale indicazione che permettesse ad altri di raggiungere gli stati di cui parlò.