LA CHIAVE DELLA VITA
Non tutti soffrono di questo impedimento, naturalmente, ma praticamente tutti ne risentono in una certa misura. Presentate la frase “è buono come il pane” a un gran numero di persone e troverete che la maggior parte di esse non sarà capace di definire la parola “come”. Tuttavia questa è una parola che viene usata centinaia di volte ogni giorno.
Questa incapacità non classifica automaticamente ognuno come ma mostra che praticamente la comprensione di chiunque può essere accresciuta. E quando inseriamo nell’equazione il fatto scoperto da L. Ron Hubbard nei decenni precedenti, e cioè che quando s’incontra una parola mal compresa, si smette di capire e non si afferra completamente o non si diventa consapevoli di quanto segue, vediamo in questo insieme di circostanze la sorgente di un mondo in qualche modo confuso ed estraneo alla comunicazione.
Così, ecco di nuovo qual era il problema a cui si trovava di fronte: come si può insegnare una lingua, il suo uso, la sua costruzione e i suoi termini senza indirizzarsi al problema delle parole mal comprese? Sembrava impossibile. Non c’era alcun modo per usare le parole al fine di definirne altre quando neppure le più basilari erano comprese. Oppure esisteva?
Quel che occorreva, decise L. Ron Hubbard, era un metodo per evitare completamente che lo studente incontrasse parole che avrebbe potuto comprendere male. E la soluzione che sviluppò riflette la semplicità di un genio:
Immagini.
Illustrazioni, per essere precisi. Migliaia di illustrazioni.
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