ATTESTATI DELL’AUTENTCITÀ RELIGIOSA DI SCIENTOLOGY
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In questi studi accademici sono contenute le autorevoli opinioni dei maggiori studiosi di religione e di questioni sociali. Nel Capitolo 34 sono presentati ulteriori commenti di queste e altre personalità a proposito dell’impatto della religione di Scientology. |
Anche il dott. M. Darroll Bryant, Professore di Religione e Cultura al Renison College dell’Università di Waterloo, in Ontario, Canada, ha condotto una lunga analisi della Chiesa di Scientology, dopo esserne venuto per la prima volta a conoscenza verso la metà degli anni 70.
Egli afferma: “Secondo Scientology, la nostra natura umana è composta di parti diverse: il corpo, la mente e il ’thetan’. Il thetan in Scientology è analogo all’anima nel Cristianesimo e allo spirito nell’Induismo. Parte del problema della vita è che gli esseri umani hanno perso la consapevolezza della loro vera natura. In Scientology questo significa la consapevolezza di se stessi in quanto thetan”.
Il dott. Bryant ha scritto anche che appare “evidente che Scientology è una religione. Essa dispone delle sue distinte credenze in un ordine spirituale invisibile per il quale fornisce una spiegazione, osserva una pratica religiosa e una vita rituale proprie, dispone di propri testi autorevoli e conduce attività autonome per edificare la propria comunità”.
James A. Beckford, professore di sociologia all’Università di Warwick, in Inghilterra, ha sottolineato che alle moderne religioni emergenti normalmente “mancano i vantaggi derivanti da proprietà ereditate, da lasciti, da patronati e dall’affiliazione per ’diritto di nascita’”, sebbene queste non siano caratteristiche della religione in sé. E benché gli studiosi non abbiano opinioni concordi su come si definisce una “religione”, poco importa l’approccio che si sceglie per analizzare Scientology dato che essa, egli ha scritto, “soddisfa tutti i criteri convenzionalmente applicati dagli scienziati sociali” a prescindere dalla definizione impiegata.
Molti scienziati hanno osservato e commentato l’altruistica opera condotta dagli Scientologist. In un tipico esempio, il dott. Alan W. Black, professore associato di sociologia dell’Università del New England, nel Nuovo Galles del Sud, ha scritto che “le organizzazioni create dalla Chiesa di Scientology hanno condotto campagne contro la droga, hanno operato per recuperare tossicodipendenti e riabilitare i criminali, per eliminare l’analfabetismo e per aiutare gli indigenti nel campo dell’istruzione, per migliorare l’ambiente, per recare soccorso nelle calamità e per difendere i diritti umani”.
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