L. RON HUBBARD L’INFLUENZA DELLE SUE OPERE NEL MONDO
ESPERIENZE EXTRA-CORPOREE
Naturalmente, se l’uomo non è un corpo, ma un essere spirituale, ne consegue che può percepire e fare le cose indipendentemente dal suo corpo. A partire dalla fine degli anni 50 e dall’inizio degli anni 60, tra gli appassionati di parapsicologia cominciarono ad affiorare i primi riferimenti a ciò che diventò noto come “esperienza extra-corporea”. Libri come “Near Death Experience” (L’esperienza del quasi morire) parlavano di casi di uomini e donne, momentaneamente “deceduti” in sale operatorie o a causa di incidenti stradali, che quando ritornavano alla vita avevano ricordi e percezioni di una breve esistenza separata dalla carne mortale.
Non molto tempo dopo, il movimento della New Age fece proprio questo concetto e lo rese di dominio pubblico. All’inizio degli anni 90, l’interesse per le esperienze extra-corporee era così forte da proiettare i libri che ne parlavano ai primi posti della classifica dei best-seller del New York Times. Ma in tutte le discussioni riguardanti le esperienze extra-corporee, la New Age trascura un aspetto importante: quando i primi esempi di esperienze “extra-corporee” furono divulgati dai luminari dell’epoca, L. Ron Hubbard era già riuscito, da una decina di anni, a fare sì che le persone si esteriorizzassero dai loro corpi utilizzando le procedure descritte nel suo libro Creation of Human Ability (La creazione della capacità umana). E dal momento che gli Scientologist di tutto il mondo utilizzavano le sue stesse tecniche, ottenendo i medesimi risultati, l’esteriorizzazione, come le vite precedenti, diventò un concetto ampiamente accettato che si diffuse gradualmente nel resto della società.
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