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IN PRIMA LINEA PER LE RIFORME SOCIALI
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La denunzia, da parte della Chiesa, delle atrocità commesse a Chelmsford provocò uno scandalo internazionale e diede luogo ad unurgente riforma psichiatrica.
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Con i pazienti che venivano mandati a Chelmsford per ricevere assistenza, Bailey utilizzava una tecnica tanto semplice quanto atroce: li faceva entrare in coma per circa due settimane, durante le quali li sottoponeva ogni giorno a elettroshock e/o psicochirurgia, spesso senza il consenso e la consapevolezza del paziente addormentato.
Il regno autocratico di Bailey a Chelmsford, durato dal 1963 al 1979, è costellato dai decessi causati da questa terapia. A questi vanno aggiunti i pazienti che si suicidarono dopo essere stati dimessi dalla clinica, anche se il loro numero è difficilmente quantificabile.
A metà degli anni 70, il CCDU iniziò a ricevere notizie su ciò che accadeva a Chelmsford. E alla fine del 1978, dopo aver svolto le proprie indagini, aveva raccolto prove concrete su sei decessi correlati alla terapia del sonno profondo. Tanto bastava per rendere pubbliche le proprie scoperte. La rivelazione delle atrocità di Chelmsford provocò uno scandalo internazionale e propiziò una doverosa riforma del settore psichiatrico.
Gli avvenimenti che seguirono misero in evidenza la riluttanza delle autorità avedere i piedi dargilla del gigante, nonché il rifiuto dellestablishment psichiatrico di fare ordine al proprio interno. Fu un monotono carosello di lettere e pressioni politiche. Il Reale Collegio degli Psichiatri dAustralia e Nuova Zelanda visionò le prove ma non fece niente. Il Ministro della Sanità del Nuovo Galles del Sud visionò le prove ma non fece niente. La Commissione per la sanità e il Consiglio dei medici visionarono le prove, ma ciascuno indirizzò il CCDU allaltro. Nel frattempo furono montati degli attacchi pubblici contro il CCDU.
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