GLI OPPOSITORI DI SCIENTOLOGY
Quando le acque si calmarono, l’intera sezione della legge in cui si parlava di confino era stata debitamente cancellata, lasciando semplicemente un decreto che autorizzava uno stanziamento per la cura delle malattie mentali nel territorio dell’Alaska.
La psichiatria, sentendosi ferita, decise di restituire il colpo, questa volta utilizzando come “ariete” la FDA. In seguito, grazie al Freedom of Information Act, ovvero la legge sulla libertà di informazione, gli Scientologist hanno portato alla luce una montagna di documenti che dimostrano le febbrili attività degli esecutori dell’attacco, direttamente istigati dai membri dell’AMA e dell’APA. Si scatenò un vero e proprio vespaio, con continui scambi di lettere e d’incontri tra gli psichiatri coinvolti, il Ministero della giustizia, la polizia di Washington, le poste degli Stati Uniti, l’IRS, naturalmente l’AMA e perfino il Comando d’investigazione criminale dell’esercito statunitense. Gli psichiatri, ormai con i nervi a fior di pelle, provvedevano a mantenere un collegamento costante tra questi enti e a sollecitarli in continuazione.
Quale fu il risultato di tutto questo intrigare? La prima azione si risolse in un ridicolo fallimento, la seconda costituì semplicemente una perdita di tempo e la terza portò a un esito imbarazzante.
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